Aprire un CAF, abilitazione ed adempimenti

Come aprire un CAF

Prima di pensare ad aprire un CAF cerchiamo di chiare meglio il concetto di Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale.

I CAF forniscono appunto assistenza fiscale a imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati e datori di lavoro.

Stiamo parlando quindi di un punto di riferimento per queste categorie che cercano supporto a partire dalla dichiarazione dei redditi per finire alla fruizione dei benefici fiscali.

Sotto il profilo normativo i CAF sono  disciplinati dal decreto n. 241/1997, successivamente modificato dall’art. 1 del decreto legislativo 490/98 in cui è stabilito che possono essere costituiti da:

  • Associazioni sindacali di categoria con 10 anni di attività;
  • Organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti e pensionati o associazioni con delega, con minimo 50.000 iscritti;
  • Sostituti d’imposta aventi almeno 50.000 dipendenti;
  • Associazioni affiliati a patronati con un numero minimo di 50.000 aderenti.

 

I CAF sono quindi autorizzati ad operare attraverso l’iscrizione ad un albo nazionale e monitorati dall’agenzia delle entrate. La forma giuridica è quella della società con un responsabile che deve essere iscritto all’albo dei dottori commercialisti o in alternativa a quello dei ragionieri liberi professionisti.

Le tipologie sono due, possono essere dedicati all’assistenza dei datori di lavoro oppure dei lavoratori dipendenti.

Anche per essere solamente dipendente di un CAF sono richieste qualifiche specifiche. E’ necessario avere approfondite conoscenze nel settore contabile e tributario, oltre che la capacità di gestire l’assistenza fiscale al cittadino e alle imprese.

Conoscere il sistema delle imposte, la gestione dei bilanci, avere la capacità di produrre dichiarazioni dei redditi ed essere formati in materia di contabilità e fisco.

Queste conoscenze possono essere acquisite e certificate attraverso la fruizione di corsi di formazione online in modalità fad, è preferibile tuttavia avere già le basi come quelle date da un diploma in ragioneria.

Ovviamente l’attitudine a rapportarsi con il pubblico e a lavorare in team aiutano a svolgere questa attività in maniera ottimale.

Gestire un CAF o lavorarci come dipendente implica per forza di cose anche un certo grado di responsabilità. In caso di errori il CAF può essere direttamente responsabile e chiamato a risarcire eventuali danni. In caso di errori reiterati il CAF può essere sospeso dall’attività fino a 12 mesi.

 

Operatore CAF

Operatore Caf e Patronato